Proclamata per la prima volta il 7 dicembre 2000 a Nizza da Parlamento, Consiglio e Commissione europea, la Carta dei diritti fondamentali dell’UE (CDFUE) rappresenta la colonna portante dell’unione di valori dei cittadini d’Europa, ne definisce diritti, libertà e principi. La ricordiamo oggi, a vent’anni dalla sua adozione, nel giorno della sua seconda proclamazione, il 12 dicembre 2007.
Nata dalla volontà di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni, consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà; essa si basa sul principio dello Stato di diritto. Pone la persona al centro della sua azione, istituendo la cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.
Il godimento di questi diritti fa sorgere responsabilità e doveri nei confronti degli altri come pure della comunità umana e delle generazioni future.
In modo simile alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (che abbiamo ricordato pochi giorni fa), la Carta dei Diritti fondamentali dell’UE principia dal valore della Dignità umana, considerando il diritto alla vita e l’integrità della persona, nonché la proibizione di trattamenti inumani, quali diritti imprescindibili.
Segue il titolo II, concernente il diritto alla Libertà, di pensiero, di espressione, di informazione, di istruzione, di religione, e alla Sicurezza, garantendo la protezione sia personale che della famiglia.
L’Uguaglianza definisce il titolo III, che si tratti di uguaglianza culturale, religiosa, linguistica, ma anche tra donne e uomini, senza dimenticare il rispetto per anziani, minori e diversamente abili. Importante ricordare anche il valore della Solidarietà, richiedendo giuste condizioni in ambito lavorativo, sociale, della salute, nonché dell’ambiente.
Il diritto di Cittadinanza viene delineato nel titolo V, partendo proprio dal diritto di voto e arrivando alla libera circolazione e soggiorno. Completa i sei ambiti il diritto alla Giustizia, garantendo l’imparzialità di giudizio e il diritto alla difesa, considerando legalità e proporzionalità come principi base.
Il testo si conclude sancendo l’impegno al rispetto dei diritti esposti da parte dei Paesi membri dell’Unione Europea, che si adoperano a promuoverne l’applicazione.
In occasione del decimo anniversario è stata realizzata un’indagine – intitolata Eurobarometro – sulla consapevolezza dei cittadini riguardo questo documento ed è risultato che «solo quattro cittadini su dieci hanno sentito parlare della Carta e solo uno su dieci sa di cosa si tratta. Sei cittadini su dieci hanno dichiarato di voler essere maggiormente informati sui diritti sanciti nel documento e su come comportarsi nel caso in cui siano violati.» Questo rende evidente la necessità di creare situazioni di promozione e diffusione della conoscenza della Carta, quale consapevolezza dei diritti fondamentali di cui ogni europeo è portatore e difensore.
E voi, ne conoscevate l’esistenza? Confidiamo che con oggi, la nostra consapevolezza aumenti, rendendoci attivi nella promozione e – soprattutto – nella difesa di questi inalienabili Diritti dell’essere umano. Dove troveremo l’ingiustizia e la perdita del rispetto della dignità umana, ricordiamo che sono state scritte Dichiarazioni che chiedono la nostra azione, che richiedono il nostro intervento, la nostra voce per essere riconosciute e, talvolta, anche solamente conosciute.
“Essere liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri.”
Nelson Mandela